Antonio Panzuto

Figura atipica nel panorama teatrale italiano, pittore, scenografo, scultore, Antonio Panzuto è un demiurgo gentile, un artista della scena che sfugge alle etichette con sorridente discrezione.

 

Le sue macchine teatrali sono abitate da oggetti e figure azionate a vista tramite grovigli di fili: mescolando legni e metalli, corde e tessuti, produce visioni secondo i segreti dettami di una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze più che per nessi logici o narrativi.
Antonio Panzuto, si laurea in Architettura all’Università di Venezia nel 1981 con una tesi dedicata alla "Finzione scenica nel melodramma italiano dell’800". Vuole però a tutti i costi diventare un clown e dal 1982 al 1984 frequenta a Parigi l’Ecole Nationale du Cirque diretta da Annie Fratellini. In seguito lavora come clown giocoliere con il Circo Fratellini, con il Clown Circus dei fratelli Cavedo e con la troupe olandese Van Zelf. Nel 1988 vince il Premio Grimaldi come giovane clown con Ruote - Macchine e macchinismi, mentre l’anno successivo firma la sua prima scenografia per Max di Vasco Mirandola. Dal 1990 avvia una collaborazione con il Teatro Stabile delle Marche – dove tiene corsi di formazione, realizza i suoi spettacoli e progetta scenografie per spettacoli altrui – fino al 1999.
Presenta i suoi lavori in vari Festival Internazionali : nel !992 rappresenta il suo spettacolo L’Atlante delle città al Royal National Theatre di Londra; nel 1994 si aggiudica con Balkanika di Alfredo Antonaros il primo premio al Festival Internazionale di Lugano e L’Istituto Italiano di Cultura di Lille ospita una sua Mostra personale.
Nel 2002 il Centro Cultural de Belem di Lisbona invita lo spettacolo Notizie straordinarie da un altro pianeta. Nel 2004 presenta Le Mille e Una Notte al Festival internazionale di Strasburgo.
Come scenografo ha lavorato con molti registi italiani ed europei collaborando con Teatri Stabili e altri Centri di Produzione Italiani. Nel 2003 ha iniziato con la Fondazione Emilia Romagna Teatri di Modena un progetto di Cooperazione Internazionale lavorando al Teatro Mijenj di Skoder, Albania e nel 2004 presentando una esposizione personale e un workshop di Arti Plastiche al Centro Culturale Giovanile di Belgrado.